
Valzer con mia madre da ragazza. Nell’infinito Teatro della memoria
«[…] è nell’infinito spazio interno al quale si sente appartenereche le immagini appaiono inaspettate come stelle cadenti,mute come i sassi che precipitano nel vuoto;le guarda
«[…] è nell’infinito spazio interno al quale si sente appartenereche le immagini appaiono inaspettate come stelle cadenti,mute come i sassi che precipitano nel vuoto;le guarda
«Credo che dobbiamo dirlo e ricordarlo per un istante: l’uomo è indistruttibile, e ciò significa che non c’è limite alla distruzione dell’uomo.»Maurice Blanchot La rappresentazione
Dedicato all’amico Toni Quando finirà la notte? Si chiede Giuseppe Montesano nel primo dei tre testi portati in scena da Toni Servillo nello spettacolo Tre
Curioso sarebbe capire come un alcolista incallito come Carmelo Bene, di una eccentricità inarrivabile e personaggio di una sterminata e raffinatissima cultura, riuscisse a funzionare
«Allor che il grido di dolor della mandibola t’ha divelto i denti,anche uno scroscio d’oro è caduto tra i pilastri del cielo».Hugo Ball, Il boia
«Cerco un gesto, un gesto naturale, per essere sicuro che questo corpo è mio», scriveva e poi cantava Giorgio Gaber, forse il più “fisico” dei
Il Teatro de La Monnaie di Brussels in questi giorni è un luogo in pieno fermento creativo all’interno del quale attori umani e non umani
Se siamo fatti della stessa sostanza dei sogni (l’adagio è usato ma non perde mai d’efficacia) siamo abitati delle voci dei ricordi. Lo sa bene
Sono molti i personaggi letterari che si prestano ad essere oggetto di studio, di rielaborazione, di riscrittura. Più raramente capita che questo trattamento venga riservato