
I traumi della memoria e l’impegno del raccontare. Intervista ad Antonella Cilento su La babilonese
Un inceppo della memoria. Un trauma, e la vita lì racchiusa, che si sostanzia di gioia, amore, sofferenza. Questo, forse, è al centro di La
Un inceppo della memoria. Un trauma, e la vita lì racchiusa, che si sostanzia di gioia, amore, sofferenza. Questo, forse, è al centro di La
«Lasciateci libere di non farcela, né come madri né come artiste. Lasciateci sperimentare il fallimento,lasciate che ci concentriamo sull’unica cosa che importa: non cadere, o
Almeno una volta, tutti, siamo stati invisibili.Siamo stati invisibili in casa nostra. Nella nostra famiglia. Perché, lì, c’è stata almeno una volta in cui sapevamo
«Al di là del dolore, c’erano tante di quelle cose sconosciute che non potevo perdermele per niente al mondo. E così ho fatto».Nagla Augelli, con
Si vive di fortune raccontate, cantava Ivano Fossati. O, più spesso, di fortune mancate. A patto che le si sappia raccontare, con l’esattezza senza pietà
«Cerco di far sentire e vedere alle persone ciò che stanno vivendo i personaggi, con la loro soggettività. Non cerco di esprimere un’opinione, ma di
Scrittore, regista, drammaturgo, pittore. Clive Barker è un artista completo, dalla creatività inesauribile. La sua carriera conta quasi quarant’anni di attività, un percorso artistico iniziato
Chiedere ad uno scrittore di parlare della propria arte può portare spesso ad esiti interessanti e inaspettati. Capita, ad esempio, che uno scrittore si arroghi
Tremo, come una sveglia.Del resto, credo si possa fare poco altro di fronte alla consapevolezza che abbiamo fallito. Come individui, come generazione, come esseri umani.
Con Fumana (Einaudi, 2024), Paolo Malaguti conferma il suo talento nel tessere trame capaci di oscillare tra finzione e realtà storica. La sua scrittura si