A pochi isolati dal centro di Bergamo, in una via più defilata, la libreria Incrocio Quarenghi, nata nel 2014 nel cuore della città bassa, è una boccata d’aria dopo i negozi e i bar che lasciamo alle nostre spalle. Basta varcare la soglia per immergersi in quella che non a caso definisco “geografia libraria”: colpisce subito la scelta di tralasciare le tradizionali distinzioni tra generi letterari e di prediligere innanzitutto una suddivisione territoriale.
Nel primo ambiente, accogliente e familiare, la narrativa la fa da padrona. È divisa per aree geografiche: italiani, inglesi e americani, letterature europee (ad esempio spagnola e tedesca) e, fiore all’occhiello, l’Oriente (Cina e Giappone, ma anche Corea e, in generale, sud-est asiatico). E ancora poesia, fumetti, libri per ragazzi.
![Incrocio Quarenghi](https://www.liminarivista.it/wp-content/uploads/2021/11/1637226980523-1440x1080.jpg)
Camminando, tra gli altri scaffali spiccano oggetti di varia natura, come le creazioni di Tante mani, il laboratorio di ragazzi diversamente abili che realizzano magliette, oggetti per la casa, stampe e molto altro e che fino a poco tempo fa erano ospitati proprio negli spazi della libreria, prima di spostarsi in un luogo più grande.
Non finisce qui: un lungo corridoio separa gli ambienti e ospita da un lato arte, fotografia, manualistica per la lingua, tempo libero; dall’altro lato gialli, fantasy, biografie. Il piccolo angolo caffè fa da apripista a un’intera meravigliosa zona dedicata alla saggistica, che ricorda le biblioteche di paese grazie agli ampi tavoli e alle vetrate. Conclude il tour la saletta adibita agli incontri – mostre, laboratori, presentazioni.
Incrocio Quarenghi è un microcosmo in cui è evidente il legame con il territorio, che continua a rinnovarsi grazie alle collaborazioni con realtà artigianali locali, grazie agli eventi organizzati con frequenza, grazie ai gruppi di lettura tematici con la comunità di lettori e lettrici (il primo, gestito dal libraio Matteo, di narrativa di qualsiasi tipo; il secondo, più raccolto, tenuto da Monica con un gruppo di fedelissimi sulla narrativa cinese).
Basta chiacchierare con Monica Morzanti e con i suoi fidati collaboratori per trovarsi proprio in quello che dovrebbe essere una libreria indipendente per la sua città: un posto dove tutto è pensato nei minimi dettagli, con un tocco personale che va dalle proposte di libri all’arredamento.
In una città che sporadicamente si fa centro culturale e che spesso deve lasciare il posto alle vicine Brescia e Milano, Incrocio Quarenghi diventa un punto di riferimento sul quale puntare per incontrare, ad esempio, Paolo Nori, o per discutere di editoria indipendente.
![Incrocio Quarenghi](https://www.liminarivista.it/wp-content/uploads/2021/11/1637226980505-1440x1080.jpg)
I CINQUE CONSIGLI DI LETTURA DI INCROCIO QUARENGHI
I due ma, padre e figli, She Lao (Monica)
Piovevano uccelli, Jocelyne Saucier (Ludovica)
Senti le rane, Paolo Colagrande (Monica)
Oreo, Fran Ross (Matteo)
Crawl space, Jesse Jacobs (Matteo)