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Torna ad accendersi la musica di Ferrara sotto le Stelle

La ventinovesima edizione della storica rassegna emiliana ospita il meglio della musica internazionale, da Ani DiFranco agli Stereolab

Ventinove anni. Quasi tre decadi di musica non-stop, a risuonare tra le vie della città, attraverso la bellezza del patrimonio artistico, della storia e dell’arte di un’intera città. Questo è Ferrara sotto le Stelle, tra i festival musicali più longevi d’Italia, che negli anni ha ospitato i più grandi protagonisti della musica internazionale, tra cui Bob Dylan, Lou Reed, Philip Glass, PJ Harvey, Kraftwerk, Ryuichi Sakamoto, Radiohead, Sonic Youth, Beck, Pixies, Wilco, Mercury Rev, Deus, Bon Iver, The National, The Smile, The Jesus and Mary Chain, trentemoller, Kevin Morby, Blonde Redhead e Einstürzende Neubauten, così come i migliori nomi della musica italiana, da Lucio Dalla a Franco Battiato, passando per artisti come Paolo Conte, Afterhours, CSI, Vinicio Capossela, Verdena, IOSONOUNCANE, Cosmo, Le Luci della Centrale Elettrica e Daniela Pes.
Una lunga lista dei sogni divenuti realtà, quella del festival diretto da Corrado Nuccini e reso possibile grazie ad Arci Ferrara, Comune di Ferrara, Comune di Argenta, Provincia di Ferrara e Regione Emilia Romagna, che per l’edizione di quest’anno si arricchisce di nuovi artisti, in un calendario che è stato inaugurato lo scorso 11 marzo nell’appendice bolognese all’Estragon Club a Bologna con il live dei Godspeed You! Black Emperor che hanno presentano dal vivo l’ultimo album NO TITLE AS OF 13 FEBRUARY 2024 28,340 DEAD, a cui è seguito il 6 aprile il concerto di Steve Wynn, fondatore dei Dream Syndicate affiancato dal violino di Rodrigo D’Erasmo, e che in questa settimana è entrato nel vivo, per sei serate che, attraversando la musica internazionale e quella nazionale, donano nuova vita al Cortile del Castello Estense di Ferrara.

ferrara sotto le stelle

La grande apertura di martedì è stata affidata ai franco-britannici Stereolab, band di culto del panorama musicale degli anni Novanta prima e poi degli anni Zero, con una miscela alchemica nella quale l’indie rock abbraccia sonorità innovative che strizzano l’occhio al pop, alla bossanova e ai molteplici riferimenti all’elettronica e all’art rock: in un Cortile del Castello colmo di ascoltatori e scaldato dal live di Laura Agnusdei e del suo Flowers Are Blooming in Artactica, la band, tornata in Italia per un unico live a distanza di tre anni dall’ultima volta, ha presentato al pubblico italiano il nuovo disco Instant Holograms On Metal Film, all’interno del quale spiccano brani come Immortal Hands e Le Coeur et La Force, oltre a un’incursione nella propria storia musicale, fatta di dischi entrati nella storia della musica.
Mercoledì l’atmosfera si è ulteriormente scaldata con il live d’apertura di Adriano Viterbini che ha proposto un set sorprendente che ha svelato anche composizioni inedite, seguito dai ritmi dei Tinariwen, Tuareg “signori del deserto” che attraverso la loro musica, definita Tishoumaren, fondono la tradizione berbera e il respiro del Sahara con il rock americano. Un live che, in un bagno di folla, ha portato sul palco il meglio della longeva produzione del collettivo africano, con alcune incursioni negli ultimi dischi Idrache e Amatssou che hanno creato un suggestivo ponte tra culture e tradizioni, riunite sotto la grande bandiera della musica e di un dialogo che si fa universale, oltre ogni confine.

ferrara sotto le stelle
Tinariwen

Dopo la serata di giovedì, che ha visto il live di Marco Castello a partire dal disco Pezzi della Sera che fonde la tradizione cantautoriale italiana ad atmosfere funk degli anni Settanta, questa sera il festival si avvia verso un week end di grande musica, che si apre con il live di Lamante, nome d’arte di Giorgia Pietribiasi, che proporrà il suo album d’esordio In memoria di, e proseguirà con il concerto dei Porridge Radio, band britannica sospesa tra atmosfere malinconiche e squarci metallici che proporrà al pubblico i brani del loro ultimo lavoro Clouds In The Sky They Will Always Be There For Me, accanto ad alcune incursioni nel magma compositivo dei tre album precedenti. Sabato vedrà invece l’arrivo a Ferrara degli amatissimi Offlaga Disco Pax guidati da Max Collini, che proporranno un live speciale per i vent’anni di Socialismo Tascabile, disco divenuto cult grazie a brani generazionali, autentiche bibbie dell’indie nostrano come Robespierre, Tatranky e Kappler: una serata che si annuncia sold out da tempo, e che sarà particolarmente emozionante per il ricordo del compianto Enrico Fontanelli.

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Ani DiFranco

Infine, domenica sarà la volta di Ani DiFranco, cantautrice statunitense, icona femminista e madre del movimento DYI, che sul palco ferrarese dopo l’apertura affidata a Gracie and Rachel porterà i brani del suo nuovo album Unprecedented Sh!t, ulteriore tassello della sua evoluzione artistica e personale che riflette sulle crisi globali e sulla nostra consapevolezza che da individuale deve diventare collettiva e farsi lotta di tutti. Un live che presenta al pubblico italiano un’artista totale, una “riot grrrl” che attraversa con la sua rabbia e la sua poesia il punk e il folk, sempre rifiutando il business musical e i tappeti rossi, lungo la strada di una voce libera, non definibile e non etichettabile. Una voce, quella di artisti come Ani DiFranco, che proprio grazie a festival come Ferrara sotto le Stelle può amplificare la propria forza d’urto che dal campo espressivo si affaccia su quello politico, in un’opposizione all’America trumpiana e alle ipocrisie contemporanee, nell’epoca in cui il futuro deve essere riscritto: «Ripariamo i fallimenti della storia / E del mondo creato dall’uomo / Ripariamo i fallimenti del sistema del profitto / Riscriviamo i codici di diritto / Smettiamola di seguire la via di minor resistenza / Perché è questo che rende tortuoso il fiume (…) / Penso che dovremmo avere una nuova Bibbia / Una che abbia solo due parole / Penso che dovremmo avere una nuova Bibbia / Che dica solo Madre Terra».

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Swans, Birthing (2025)

Al termine della settimana, Ferrara sotto le Stelle rifiata ma per poco: conferma di questa edizione è il concerto nel verde della Delizia Estense di Benvignante ad Argenta (FE), in programma il 17 giugno con il live di Whitemary, all’anagrafe Biancamaria Scoccia, cantautrice che dal jazz approda ai sintetizzatori analogici con il disco New Bianchini, mentre il 3 novembre nel Teatro Comunale di Ferrara torna anche il consueto appuntamento autunnale di anteprima della nuova edizione del Festival di Giornalismo Internazionale: un appuntamento che si preannuncia come imperdibile, con il live dei leggendari Swans, storica band capitanata dal magnetico Michael Gira, che a partire dal nuovo disco Birthing offrirà al pubblico una cavalcata nelle brume oscure della propria discografia, tra litanie, presagi, preghiere e anatemi, offerti sull’altare al dio del noise. Quasi un rituale di chiusura, a suggellare un festival che continua a offrire un’offerta musicale mai scontata, nella convinzione che fare arte, in ogni sua forma, significhi percorrere sentieri impervi che si fanno improvvisamente luminosi sotto il grande cielo stellato della musica.

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