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Alle porte di POLIS Teatro Festival




La città di Ravenna torna ad accogliere POLIS dal 3 all’8 maggio. Si tratta della quinta edizione di un festival di teatro, con una vocazione internazionale aperta sul teatro contemporaneo. La direzione artistica è affidata ad ErosAntEros che per il 2022 proporrà più di venti eventi tra spettacoli e incontri, al fine di promuovere il dialogo tra culture e generazioni differenti di artisti, studiosi e spettatori, perché il teatro combatta la marginalità e si faccia, nuovamente, luogo di finzione dove fronteggiare problemi del presente.

Non si andrà in scena in solo luogo, ma in varie location, come il Teatro Alighieri, il Teatro Rasi, il Teatro Socjale e le Artificerie Almagià. E si andrà anche oltre i confini italiani, ospitando le prime di maestri del teatro internazionale del calibro di Pascal Rambert e Ivica Buljan, in un approfondimento dedicato alla drammaturgia contemporanea francese. 

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Mini teater – La Machine de Turing @Sunčan Stone

Oltre a questi prestigiosi ospiti, a completare il focus sulla drammaturgia francese andrà in scena il lavoro della Compagnia Licia Lanera, Con la carabina di Pauline Peyrade; lo spettacolo internazionale e multilingua CONFINI di ErosAntEros con l’autore Ian De Toffoli e Lo straniero di Teatro i ispirato da Camus. 

Di fianco agli spettacoli, verranno proposte anche occasioni di approfondimento con artisti e studiosi, che saranno anche trasmessi in diretta streaming sui canali web e social di ErosAntEros.

Nel cartellone del festival, inoltre, figurano rilevanti artisti del teatro italiano come Filippo Nigro, interprete in numerosi film di Ferzan Özpetek, Fabrizio Arcuri, Motus, CapoTrave, Kepler-452, accanto alle compagnie emergenti selezionate grazie al progetto Visionari: Dimore Creative e Landi / Mignemi / Paris.

Abbiamo chiesto alla direzione artistica, ErosAntEros, di rispondere ad alcune domande per spiegarci le principali caratteristiche del festival di quest’anno.

Qual è la principale novità dell’edizione di quest’anno?
Grande novità del 2022 è l’apertura di POLIS alla scena contemporanea internazionale. Il festival di quest’anno è un continuo superare i confini: quelli nazionali, programmando alcuni indiscussi protagonisti del teatro contemporaneo europeo come Pascal Rambert e Ivica Buljan, entrambi in prima nazionale all’interno di un focus speciale sulla drammaturgia contemporanea francese che è a sua volta un festival all’interno del festival, con il debutto (coproduzione di POLIS) della Compagnia Licia Lanera che porta per la prima volta sulle scene italiane le parole della talentuosa Pauline Peyrade, l’ultimo spettacolo internazionale e multilingua di ErosAntEros CONFINI, la riscrittura de Lo straniero di Camus di Teatro i.
Supera anche i confini della città, spingendosi per la prima volta fino in darsena e al Teatro Socjale di Piangipane. POLIS supera forse le sue stesse possibilità, lanciando il cuore oltre all’ostacolo e sperando che dall’altra parte ci sia una città ancora pronta a partecipare.

Quali sono i temi ricorrenti che tengono insieme l’edizione del 2022?
Come all’interno dei lavori di ErosAntEros, anche in POLIS cerchiamo di offrire agli spettatori spettacoli di teatro d’arte che portano avanti una ricerca sia sul contenuto che sulla forma. Non semplicemente spettacoli di teatro civile, ma opere di teatro contemporaneo che fanno affondare i propri linguaggi tra le crepe del nostro presente. Saranno temi centrali del festival la violenza tra gli esseri umani e nei confronti della nostra unica casa comune la Terra, i conflitti, le migrazioni, la violazione dei diritti fondamentali, e molto altro.

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Potete raccontarci brevemente come saranno organizzate le varie giornate?
Si parte martedì 3 maggio al Teatro Alighieri con Every brilliant thing di Fabrizio Arcuri e Filippo Nigro, riflessione sulla depressione di Duncan Macmillan, raccontata con leggerezza coinvolgendo attivamente gli spettatori.
Mercoledì 4 il nostro CONFINI inaugura il focus sulla drammaturgia francese, che proseguirà tutti i giorni con due spettacoli e un incontro di approfondimento, fino a sabato 7. Da venerdì 6 il festival si allarga anche a Piangipane per ospitare i due spettacoli scelti dai cittadini Visionari di Ravenna (in scena il 6 e il 7), e un appuntamento speciale domenica a pranzo (alle 12.30) con Nicola Borghesi e Lodo Guenzi di Kepler-452 in compagnia dei cappelletti realizzati dai volontari del Socjale.
Domenica 8 prosegue all’insegna della relazioneparticolarecon gli spettatori nei due spettacoli che andranno in scena rispettivamente al Teatro Rasi, CapoTrave con Piccola patria, e all’Almagià, Motus con l’affondo sulla figura di Ecuba di Silvia Calderoni, You were nothing but wind.

In che modo POLIS cerca di aprire e includere la cittadinanza?
La dimensione partecipativa è al centro di POLIS sin dalla prima edizione. Ne sono il punto più alto il progetto Visionari che ogni anno riunisce una trentina di cittadini, di diverse età e provenienze, nella scelta di parte degli spettacoli in programma; diversi progetti per gli studenti, come il laboratorio Beyond boundaries realizzato in collaborazione con la Fondazione Flaminia, per gli studenti internazionali di I-Contact. Ma anche il dibattito sul Manifesto dei diritti e doveri degli spettatori che sarà ospite di POLIS domenica 8 maggio (in collaborazione con Ateatro e Spettatore professionista), per dare la parola a coloro che di solito stanno seduti in platea, ribaltando le solite posizioni e invitando gli operatori del territorio a seguirli e a porre domande “dal pubblico”.
POLIS combatte inoltre l’emarginazione sociale e l’idea di cultura come privilegio ed espressione di un’unica classe sociale, applicando prezzi popolari sui biglietti, offrendo biglietti under30 a 3€ a tutti gli spettacoli, sviluppando sul territorio il progetto Biglietti sospesi (in collaborazione con Villaggio Globale) per offrire a tutti la possibilità di andare a teatro.



In copertina
Compagnia Licia Lanera – Con la carabina – @Clarissa Lapolla



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