
Si chiamava Popoff, ma non lo sapeva
Si chiamava Popoff, ma non lo sapeva.Che cercava suo padre, quello sì. Che aveva accarezzato la luce e quella Liu-cce! gli era rimasta nelle mani,
Si chiamava Popoff, ma non lo sapeva.Che cercava suo padre, quello sì. Che aveva accarezzato la luce e quella Liu-cce! gli era rimasta nelle mani,
Conoscenza C’è un distico di Claudia Rankine che gioca sul verbo police in inglese, che vuol dire controllare e vigilare. A questo verbo Rankine, dopo
«Nell’autunno del 1995, dopo aver dato le dimissioni dal mio ultimo incarico accademico, decisi di farmi un regalo e realizzare un sogno. Chiesi alle sette
Fare qualcosa di terribile serve: ad andare avanti.Me ne sono accorta da sola, me ne sono accorta guardando mia madre, guardando la madre della mia
La difficoltà di mantenersi leggeri di fronte alla marea montante della pesantezza ideologica, psichica e storica è nel Novecento quasi un topos, un’evidenza che non
Un classico è ciò che vale per tutti e per sempre, che è e sarà eternamente in grado di dirci qualcosa sul nostro presente e
Sono ormai anni che Enrique Vila-Matas smette di scrivere per continuare a scrivere. Il suo ultimo romanzo, Montevideo (Feltrinelli editore, traduzione di Elena Liverani), racconta
Deve essere terribile essere giovani e rendersene conto.Anna Pazos, sangue e fiamme e nervi, sa di non poter rallentare, di non potersi fermare mai per
La vita profonda di Martina Faedda (nottetempo) ha il respiro di un racconto lungoscandito da ventotto capitoli brevi i cui titoli rimandano il più delle
Essere morti dev’essere una noia mortale e terribilmente faticoso. Così come accudirli, questi morti. O, meglio, in un ribaltamento continuo di piani, nel contenere i